TAISO
La ginnastica costituisce l’introduzione indispensabile a qualsiasi seduta di allenamento e va praticata con impegno e costanza. Gli esercizi eseguiti hanno un triplice scopo: dapprima vengono eseguiti esercizi di scioglimento il cui scopo è di riportare dolcemente i muscoli e le articolazioni alle loro condizioni di usuale mobilità. Successivamente vengono eseguiti dei movimenti di riscaldamento che provocando un aumento di temperatura delle fasce muscolari consentono a queste di poter poi fornire una resa ottimale ed essere sottoposte a sollecitazioni senza subire danni; qualsiasi sforzo o movimento brusco eseguito con la muscolatura fredda può dar luogo ad uno strappo. Tutti questi esercizi vengono eseguiti con una ben precisa progressione, partendo dai muscoli periferici e portandosi verso i centro, iniziando lentamente ed aumentando poi di velocità, dapprima con poca forza e poi sempre più intensamente. A questo punto si possono introdurre esercizi di stretching per aumentare la flessibilità muscolare e quindi ridurre la possibilità di incidenti. Per ultimo si eseguono tecniche di rafforzamento muscolare con o senza sovraccarico. Un potenziamento muscolare troppo spinto non è consigliabile nel judo amatoriale, a meno di specifiche carenze individuali da compensare, poiché la stessa pratica del judo sviluppa la muscolatura laddove questa è necessaria. Tuttavia un buon trofismo muscolare può essere utile anche a fini antinfortunistici: una muscolatura ben sviluppata protegge l’articolazione quando questa per errore od incidente viene sollecitata al di là delle sue possibilità fisiologiche. L’allenamento con sovraccarico è comunque da escludere nei bambini fino ai 13 anni di età perché un eccessivo sviluppo muscolare su una struttura scheletrica ancora in formazione rischierebbe di deformare l’impianto osseo.
Al termine dell’allenamento viene nuovamente dedicato un breve periodo alla ginnastica di rilassamento, per non interrompere bruscamente un attività intensa ma consentire alla muscolatura di raffreddarsi gradatamente e riassorbire più facilmente l’acido lattico generato dallo sforzo: questo diminuirà poi la sensazione di affaticamento e renderà più veloce il recupero.